Le mie
mete per le vacanze
Le mie mete preferite per le vacanze!
Al primo posto sempre l’Africa Australe, la mia grande passione. Questa volta in sella ad una Classic Royal Enfield partendo da Cape Town.
Appena arrivata a Città del Capo sono salita a piedi sulla Table Mountain, partendo dal giardino botanico. Ci ho messo quasi 4 ore… è una camminata spettacolare da fare con la guida (ci sono oltre 100 sentieri diversi), ma ne vale proprio la pena.
Poco prima della vetta c’è perfino un lago artificiale con una spiaggia di sabbia bianca! Poi in moto verso Cape Peninsula fino al mitico Capo di Buona Speranza (circa 60 km da coprire in 2 ore facendo qualche tappa).
Altro asfalto verso le Winelands, le terre dei vini concentrate in un raggio di 150 chilometri da Città del Capo (meglio non bere quando si guida, magari a cena…). Da qui ho scollinato le montagne Swartberg verso le distese di campi coltivati del Karoo, da cui proviene la migliore carne del paese. Ho terminato il giro nel bushveld del Kalahari.
Per gli amanti dell’aurora boreale che sono però già stati in Norvegia, consiglio l’Islanda: un paese che mi ha lasciato a bocca aperta con il suo mix fatale di ghiaccio e fuoco. Ho viaggiato tra lagune blu, vulcani attivi e fragorose cascate fino al confine con il circolo polare. Amo le terre estreme, e posso dire che l’Islanda è la vera essenza dell’inverno artico. Da non credere: qui l’energia termale è sfruttata in ogni modo, perfino per coltivare le verdure in serra, come fanno nella costa sud.
Se cercate un viaggio lontano c’è il Giappone, tutto da scoprire. Ho viaggiato in treno (il pass per 15 giorni è piuttosto economico e i treni superpuntuali), la gente è gentilissima e ti indica sempre dove devi andare, ovviamente non leggo né parlo il giapponese.
Ho passato una notte al ryokan Gora Kadan, oasi di lusso nel parco nazionale di Hakone. Il ryokan è l’albergo tipico giapponese (caro ma almeno una notte bisogna provare) si dorme sul futon (sottile materasso in fibre naturali) adagiato sul pavimento tatami (paglia intrecciata e pressata disposta in pannelli rettangolari), in un ambiente diviso da pannelli scorrevoli. Piacevole avere una cameriera personale ogni due camere. Ovviamente come fanno i giapponesi si gira per il ryokan indossando la yukata (veste in cotone) e gli zoccoli di legno.
Yoga addicted? Ho sempre nel cuore il Como Shambale Estate, a nord di Ubud, a Bali, in Indonesia, nicchia di spiritualità nella jungla.
Io che pratico yoga ho adorato questo luogo per la sua misticità e per gli insegnanti.
Nel tempo libero ho camminato lungo i sentieri intorno al lodge: è come passeggiare nel mezzo di una tavolozza verde che sfuma dalla tonalità più tenue delle pianticelle di riso alla tonalità più intensa delle foglie delle palme, passando per una infinità di gradazioni.
In mezzo a questo quadro di risaie digradanti e soprattutto nelle vicinanze dei vulcani, si trovano moltissimi templi; qui non vale il detto “visto uno visti tutti”: sono infatti tutti molto diversi tra loro e molto suggestivi.
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