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GRECIA #3

La Calcidica

Monte Athos

Cassandra, Sintonia, Monte Athos. Sono le tre penisole della Calcidica premiate quest’anno con 92 Bandiere Blu. Lo è la spiaggia di Ag. Paraskevi, sulla penisola di Cassandra, con un sentiero che porta a una grotta sul mare. Lo è Toroni, paradiso dello snorkeling nella selvaggia e bellissima Sitonia. Bandiere Blu anche per il “dito” di Monte Athos, la montagna sacra degli Ortodossi, 2.033 mt. Ma vietata all’altra metà del cielo, perché nessuna donna può entrare in questa Repubblica Monastica e visitare i 20 monasteri millenari nell’ultimo Paese teocratico al mondo. Solo gli uomini possono addentrarsi fra foreste primarie, uliveti e vigneti, dormendo spartanamente nei monasteri. Per andarci occorre un permesso da richiedere (si attende a lungo) a Mount Athos Piligrims’ Bureau, tel. +30 2310 252578; piligrimsbureau@c-lab.gr. Divieti e rigori che hanno generato un equivoco, e cioè che tutta la penisola sia off-limits per le donne e che sia un mondo di sole santità e preghiere. Lo è solo la montagna dove la natura, i ritmi della vita conventuale sono davvero congelati all’anno Mille. Mentre il resto di questo lembo di terra che si protende nell’Egeo per 50 km, ha belle spiagge, arcipelaghi ed è aperto a tutti. E tutti, villeggianti e pellegrini fanno base al paesino di Ouranopoli.

Ouranoupoli

Qui ci si imbarca per fare il bagno alle Drenia Islands o ad Ammouliani. O per una crociera che è l’unico modo, per le donne, di ammirare Monte Athos, sia pure da lontano e dal mare. Ma si intravedono chiaramente alcuni dei monasteri principali, Simonpetra e Dionysiou, le pietre dorate di Hilandar, il sontuoso San Panteleimonos, frequentato e, si dice, finanziato da Putin. Ouranopoli è pieno di negozietti che vendono i prodotti della Montagna Sacra: olio, miele, creme portentose contro ogni malanno, olive. E vino. Il più apprezzato è quello biodinamico dal monastero di Mylopotamos, grazie all’intraprendenza di padre Epifanios che ha fatto rivivere una tradizione e una vigna millenaria. Ora produce quattro etichette di bianco, rosso e il Nema dolce. Un personaggio che ha firmato anche un  libro di food, La cucina di Monte Athos (in Italia ed. Cefa).

Stagira

Perché i religiosi qui sono operosi, coltivano, producono. E dipingono icone. Da comprare o da ammirare vicino al porto, nella gallery Byzandino (tel. 0030. 23770.71.082) che vende quelle ufficialmente autorizzate dai monaci dell’Athos. Il proprietario, Socrates Chadalis parla italiano, è un piacevole conversatore e conosce tutti i segreti della Holy Mountain. A Ouranopoli si può cenare da Kritikos che ha anche una boutique di abiti e accessori molto trendy (kritikos.com). Oppure sulla terrazza dell’Eagles Hotel che si avvale della consulenza di Apostolos Trastelis, uno degli chef leggendari della nuova cucina greca, e proprietario di due ristoranti stellati ad Atene (eaglespalace.gr). I gastronauti che apprezzano la vera gastronomia tradizionale devono andare a nord della penisola, fino a Olimpiada (una cinquantina di km) e sedersi ai tavoli sul mare della taverna Akroyali che ogni anno, a maggio, è il fulcro del festival gastronomico Mount Athos Gourmet (restaurant-akroyiali.gr). E poi salire sul promontorio di Stagira, città natale del filosofo Aristotele. Aggirarsi fra i resti archeologici e da lassù stupirsi davanti allo spettacolo di spiagge, baie e acqua turchese che si dispiegano lungo la costa.

Drenia

Sithonia, bella e selvaggia

Vourvourou – veduta aerea

Distese di ulivi, pini  e boschi mediterranei. Spiagge Bandiera Blu come Armenitsis, come Sarti dalla sabbia chiara e l’acqua smeraldo, mentre il mare di Trani Ammouda è turchese. Sithonia è la penisola più scenografica e incontaminata (speriamo a lungo), attraversata anche dalla Wine Road della Grecia settentrionale, con vigneti e cantine di piccoli produttori e di vigneron famosi come Tsantali (winesofnorthgreece.gr). Al largo di Vourvourou Bay si estende un arcipelago che prende il nome dall’isola maggiore, Diaporos, che è comunque un fazzoletto di terra. Il bagno indimenticabile è nella meravigliosa Blue Lagoon, una piscina naturale. Ma ognuna delle isolette ha una sua storia e merita un tuffo o un’immersione: Kritikos era rifugio di pirati, poi Kalogria, Ambelitsi, Kalamonisia, Prassonisi, Peristera. Fronteggia l’arcipelago l’Ekies All Senses, uno dei primi hotel di design in Grecia. Con molti plus. A partire dalla location: anche se la spiaggia non è lunga neppure profonda, di fronte si stagliano le isolette di Diaporos che si raggiungono con le barche dell’hotel. Ci sono stanze per ogni budget, dalla suites con verande a camere più piccole ma sempre di design. L’hotel offre yoga session, una spa rinomata per i cosmetici a base di piante officinali mediterranee e trattamenti come la riflessologia plantare.

Ristorante Treehouse – Ekies All Senses Resort

E poi c’è la cucina di Dimitris Pamporis, giovane, ma già premiato, chef creativo e severo nella scelta degli ingredienti, il formaggio viene dall’isola di Tinos, i funghi dai monti della Calcidica. Si può mangiare a due passi dalla spiaggia, persino in cima a un albero nel Treehouse Restaurant. E bisogna assolutamente seguire il consiglio di Pamporis, prendere la macchina e guidare fino alla Taverna Boukadoura, tempio della cucina tradizionale e delle materie prime local: frutta e verdura vengono da un convento femminile, i tonnetti da questo mare, il miele da Nikiti, i vini dal demanio di Porto Carras. Vanno in scena involtini di vite con le sardine, insalata di ricci di mare con salicornia, polpo bollito nella sua acqua (fb: MpoukadouraAkteElias).

Afytos

La natura è il biglietto da visita della Sithonia. Gran mare, pochi centri abitati come Porto Koufo, una profonda insenatura dove si rifugiano yacht e pescherecci nei giorni di vento; qui ogni taverna è di pescatori.  Il villaggio di Parthenonas da scovare oltre un bosco di ulivi, famoso per la sua architettura tradizionale e gli atti di eroismo durante la guerra d’Indipendenza contro gli Ottomani. I migliori view point sono il caffè Anfi e la terrazza della tavernaparthenon.com, due generazioni di cucina tradizionale. Nikiti è un altro borgo storico dell’entroterra: case in pietra e l’ex drogheria Barcarolla diventata uno dei locali più famosi per i cocktail. Nikiti è rinomato per il suo miele e non a caso: il 60% della produzione greca viene dalla Calcidica. Il consiglio per scoprire queste tre penisole è di perdersi, vivere una vacanza di “compromesso” fra relax al sole, sport d’acqua ed esplorazioni. E per capire fino a che punto può essere turchese il mare, bisogna arrivare ad Afitos, aggraziato paesino di Cassandra, sedersi sulla terrazza del Lime Beach Bar, lasciar scorrere lo sguardo sull’acqua fino al tramonto (whitesuitesresort.com). Infinito.

Glarokavos Beach

Se stai pianificando un viaggio in Grecia, contatta i nostri Travel Designers per un itinerario su misura. “Il Viaggio” propone un soggiorno indimenticabile presso Sani Dunes, nella penisola di Cassandra, in un luogo unico e speciale, dove uomo e natura vivono in armonia: scopri la proposta. O ancora, suggerisce un meraviglioso soggiorno mare presso Ekies All Senses Resort, resort family-friendly situato sulla splendida baia di Vourvourou nella penisola di Sithonia, scopri la proposta.

Anne Bonny

Si parla sempre di pirati al maschile. Ma nel ‘700 c’è stata un fior di piratessa, Anne Bonny, nata in Irlanda, figlia illegittima di un avvocato. Ribelle, volitiva, con un gran senso dell’avventura, Anne partì per New Providence come si chiamava allora Nassau nelle Bahamas e iniziò la sua carriera di bucaniere con il celebre Calico Jack a cui si deve l’immagine di Jolly Roger, un teschio e due sciabole incrociate, cioè la bandiera che sventolava sui velieri dei pirati. Assalì navi mercantili francesi, vascelli reali britannici in combutta con un’altra piratessa Mary Read. Vere protagoniste della guerra di corsa come si chiamano arrembaggi e assalti nel linguaggio corsaro. Ma furono catturate, condannate a morte, eppure riuscirono a scampare l’esecuzione. Mentre Mary Read morì in carcere, di Anne Bonny si sono perse le tracce. Solo leggende come quella che la vuole ancora all’arrembaggio sui mar. Anche nel Mediterraneo.

Tags: Calcidica, Cassandra, Grecia, Monte Athos, Sintonia
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