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48 ore a

SALONICCO

Piazza Aristotelous ©HKakarouhas

Mentre Atene è vivace di turisti, Salonicco (Thessaloniki) è vibrante grazie ai giovani, i 130 mila studenti dell’Università Aristoteles e dell’Erasmus. Una città imperdibile per gli appassionati di arte, per i suoi straordinari musei, primo fra tutti quello archeologico, uno dei più ricchi della Grecia, sede di continue mostre (amth.gr) come lo è il Museo della Cultura Bizantina che ospita anche concerti (mbp.gr). Per l’UNESCO, le chiese paleocristiane e bizantine sono Patrimonio dell’Umanità. Per gli appassionati di food, Salonicco è un luogo di delizie, dove aprono in continuazione locali di tendenza. Per i pessimisti sul futuro economico greco, Thessaloniki è una sfida, perché anche nel periodo più duro della crisi, ha continuato a restaurare, rinnovare. Ne sono un esempio il lungomare ampliato, con i magazzini trasformati in locali, gallerie d’arte e musei (del Cinema Greco, della Fotografia) da percorrere a piedi, in bici o in skateboard come fanno i ragazzi che sfrecciano tra la statua equestre di Alessandro Magno e l’installazione Gli ombrelli dell’artista greco Georgios Zondolopoulos.

Lungomare
Installazione "Gli Ombrelli"
Lungomare

1° giorno

Ag. Dimitrios

Si visitano le chiese antiche, come Ag. Dimitrios costruita sopra terme romane nel IV secolo con mirabili mosaici  e la suggestiva cripta. Come Aghios Nikolaos Orfanos, con affreschi del XIV secolo. E la Rotonda, monumento romano, bizantino, ottomano, che concentra tante epoche della storia sotto i meravigliosi mosaici a fondo oro, suggestiva location di concerti. Poi un giro al mercato Modiano dove fermarsi per un pranzo di mezès (stuzzichini, dalle sardine fritte alle polpette in pomodoro) da Xontro Alati, mangiando fra le botteghe di food (26 Ermou). Poi si continua la maratona culturale per sorprendersi al MoMus, Museum of Modern Art, davanti alle 1.275 opere dell’Avanguardia Russa: è la Costakis Collection, con capolavori di Malevich, Kandinsky, Rodchenko. Un tesoro nascosto che conoscono in pochi. Sul sito greekstatemuseum.com/kmst, si scopre come hanno fatto rete i musei di Salonicco che guardano al contemporaneo, dagli artisti greci alla fotografia.

Mercato Modiano

Tramonto? Si sale ad Ano Poli, il quartiere più elevato, simile a un piccolo borgo di vecchie case, vicoli acciottolati e monasteri, circondati dalle mura (restaurate) bizantine e ottomane. Qui ci si ferma a cena da Radikal, bistrot in una dimora tradizionale, degustando i suoi vini biodinamici (radikal.gr).

Si fa sera e si risveglia Ladadika vicino al porto, ex quartiere di magazzini dell’olio, rinato come zona della movida, piena di locali, taverne, boutique creative, animato dall’ora dell’aperitivo fino a notte fonda. Ma un’esperienza da non perdere è un aperitivo sulla terrazza tra le cupole di To Palio Hammam Caffè, ex bagno turco con cinque secoli di storia.

Vita notturna a Salonicco ©HKakarouhas

Non distante, Oinovate, è un wine bistrot con 80 etichette di vini greci, molti di piccoli produttori, dove si può cenare (oinovate.gr). Ancora più ricca la lista di Souel: 200 varietà di vini, 45 da degustare al bicchiere (Fb: SouelWineConceptBar). Cena? Uma Chefs Home Experience, solo 12 commensali nel salotto di una casa privata, progettato dall’architetto pluripremiato G.P.Triantafyllidis. Si concorda il menu con lo chef Andreas Klavdianos (uma-chefshome.gr).

2° giorno

Vergina – Tomba di Filippo I Il Macedone ©HKakarouhas

In macchina fino a Vergina (69, 9 km), per restare senza fiato davanti a uno delle più importanti scoperte archeologiche del XX secolo: la tomba di Filippo II il Macedone, padre di Alessandro Magno. Il sogno di ogni archeologo è di portare alla luce una tomba inviolata, e questo è successo nel novembre 1977 a Manolis Andronikos. Sotto un tumulo simile a una collina ha trovato il sepolcro di Filippo, intatto con  oggetti in avorio, in oro, compreso il diadema del re in foglie d’oro. Una meraviglia. Oltre ad altre tombe macedoni, si ammirano gli affreschi che raffigurano una battuta di caccia, il rapimento di Persefone da parte di Ade.

Ano Poli – Mura fortificate ©HKakarouhas

Dopo 11 anni di restauri, nel 2018,  ha riaperto al pubblico anche il Palazzo di Aigai, centro del potere politico di Filippo e non distante dalla sua tomba. Da visitare, e poi concedersi un aperitivo fra i vigneti del wine resort Ktima Kalaitzi (ktima-kalaitzi.gr). E rientrati a Salonicco cenare da Maitr&Margarita, cucina tradizionale in un locale dal design moderno in cui predominano legno e metallo (fb: Maitr.Margarita). Quindi concludere la serata in uno spazio industriale scegliendo uno dei 200 cocktail di Gorillas (fb: gorillabarskg).

Arco di Galerio

“Il Viaggio” propone un soggiorno presso il raffinato The Excelsior Hotel Thessaloniki, un boutique hotel 5* stelle a pochi passi dalla piazza Aristotelous. Scopri la proposta.

Anne Bonny

Si parla sempre di pirati al maschile. Ma nel ‘700 c’è stata un fior di piratessa, Anne Bonny, nata in Irlanda, figlia illegittima di un avvocato. Ribelle, volitiva, con un gran senso dell’avventura, Anne partì per New Providence come si chiamava allora Nassau nelle Bahamas e iniziò la sua carriera di bucaniere con il celebre Calico Jack a cui si deve l’immagine di Jolly Roger, un teschio e due sciabole incrociate, cioè la bandiera che sventolava sui velieri dei pirati. Assalì navi mercantili francesi, vascelli reali britannici in combutta con un’altra piratessa Mary Read. Vere protagoniste della guerra di corsa come si chiamano arrembaggi e assalti nel linguaggio corsaro. Ma furono catturate, condannate a morte, eppure riuscirono a scampare l’esecuzione. Mentre Mary Read morì in carcere, di Anne Bonny si sono perse le tracce. Solo leggende come quella che la vuole ancora all'arrembaggio sui mar. Anche nel Mediterraneo.
Tags: Alessandro Magno, Archeologia, Arte, buon cibo, Cultura, Europa, Filippo I Il Macedone, Grecia, Movida, Salonicco
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