ARTICO
5 motivi per innamorarsene
I nostri sguardi si sono incrociati all’istante. Lui era grande, massiccio. Incredibilmente bello. Nonostante la distanza che ci separava, potevo sentirne l’energia – almeno da parte mia. Sapete come ci si sente quando vi fermate e non potete muovervi perché siete talmente affascinati, quasi in maniera imbarazzata, con la faccia visibilmente arrossita in ammirazione dell’esemplare che ha catturato il vostro sguardo.
Questo è l’amore istantaneo che ho provato la prima volta che ho guardato profondamente negli occhi l’Ursus maritimus, altrimenti conosciuto come Orso Polare, durante il mio viaggio al Polo Nord con Quark Expeditions alcuni anni fa. Pensavo di aver notato io per prima la meravigliosa creatura ma la nostra guida sogghignando disse: “Credimi, quell’orso polare ha messo gli occhi su di te da molto lontano, ben prima che tu lo vedessi”.
A me non importava chi avesse visto prima chi. Ok, forse mi sentivo un po’ una “stalker” osservando l’orso polare dal ponte della nostra nave attraversare le immense distese di ghiaccio. Ma cosa posso dire? Amore a prima vista è amore a prima vista. E’ impossibile negare le ragioni del cuore – soprattutto quando stai esplorando l’Artico.
E’ impossibile rimanere indifferenti quando sei in cima al mondo. Viaggiare attraverso l’Artico e raggiungere il Polo Nord è stata una sensazione incredibile. Forse ero predisposta ad innamorami di qualsiasi creatura incrociasse il mio cammino. Questo includeva certamente anche i trichechi che si trascinavano fuori dall’acqua e si rilassavano accanto alla nostra nave. (Quel tricheco ci stava forse provando con me?)
Al mio rientro gli amici mi sommersero di infinite domande riguardo la mia spedizione polare. Erano curiosi, mi chiedevano costantemente “quindi cosa ti ha fatto innamorare dell’Artico?”
Ho risposto che c’è qualcosa per tutti – ovunque andiate durante la vostra spedizione in Artico. Dipende tutto da che tipo di amore state cercando.
Di seguito 5 motivi per trovare l’amore che state cercando nell’Artico.
1. “Mi piacciono le lunghe e tranquille passeggiate.”
Durante le spedizioni artiche, specialmente in luoghi come Spitsbergen, le occasioni per fare escursioni a piedi abbondano. Scegliete un’escursione di gruppo guidata oppure una camminata in solitaria raccomandata dalle guide esperte di Quark Expeditions che conoscono questo territorio come il palmo della loro mano. Ci sono anche molte opportunità per lunghe camminate nei parchi e nelle riserve naturali della Groenlandia. Se invece siete alloggiati all’Artic Watch Wilderness Lodge, nell’isola di Somerset a Nunavut, potete intraprendere un facile trekking dal campo base fino all’estuario del fiume Cunningham per vedere i beluga divertirsi nelle basse acque vicino alla riva.
2. “Passare il tempo con la famiglia è importante per me.”
Le spedizioni per osservare la natura confermano che l’unione della famiglia è molto viva e sentita nell’Artico. Gli orsi polari mamme ed i loro cuccioli e le colonie di trichechi con i loro piccoli sono uno spettacolo sui fiordi e ghiacciai delle isole Svalbard, conosciute anche come “Il Regno dell’Orso Polare”. Lo sapevate che i trichechi coccolano i loro cuccioli in modo molto simile agli umani? E che i cuccioli di orso polare restano con le loro mamme fino a 30 mesi dopo l’allattamento?
3. “Mi piace uscire dalla mia comfort zone provando nuove avventure.”
Se state cercando di uscire dalla vostra comfort zone ed allargare i vostri orizzonti, l’Artico è il posto giusto per farlo. Praticare kayak nelle stesse acque in cui le mamme beluga ed i loro cuccioli giocano è un’esperienza che ti cambia la vita. Ammirare l’Artico da un altro punto di vista, dall’alto di una mongolfiera al 90° parallelo nord, è impagabile.
4. “Ricerco buon cibo ed ottimo vino”
Quark Expeditions non propone cene con maggiordomo ed abiti eleganti, ma gli ospiti possono godere di ottimo cibo durante i viaggi nell’Artico. La cena può includere trota fresca di lago, pernice bianca, caribù o lepre artica. Gli ospiti dell’Arctic Watch Wilderness Lodge, per esempio, hanno apprezzato il sushi preparato con pesce fresco artico, i formaggi provenienti dal Quebec, la carne di manzo dall’Alberta Settentrionale e le verdure dalla British Columbia. E non manca mai un vasto assortimento di snack e dessert.
5. “Sono una persona socievole ed estroversa che ama confrontarsi con altre persone.”
L’abilità nel legare con i compagni di viaggio è la chiave per il successo di qualsiasi spedizione. I viaggi nell’Artico uniscono gruppi di persone molto diverse tra loro. Ogni giorno parlerete con persone nuove e scoprirete cosa li ha portati a fare un viaggio come questo. Forse hanno girato tutto il mondo e questa è una meta da “eliminare” dalla loro lista di posti da vedere. Altri non sono mai stati in un luogo così freddo e vogliono sperimentare fino in fondo. Altri muoiono dalla voglia di scoprire la natura e gli animali iconici di questi luoghi, altri vogliono imparare dagli esperti o sentirsi loro stessi storici o biologi. Indipendentemente dalla motivazione, quando si riunisce un piccolo gruppo come questo si creano dei legami. Alla fine della giornata connetti con il gruppo condividendo i pasti oppure sedendo assieme sul pontile della nave ad ammirare la natura o esplorando l’Artico a piedi. Per alcuni, l’avventurosa esperienza del kayaking nelle acque dell’Artico è ciò che lega ed unisce maggiormente. A volte si creano legami simili a quelli familiari.
E’ impossibile non innamorarsi dell’Artico. C’è davvero qualcosa per tutti – qualsiasi cosa tocchi il vostro cuore!
Fonte: Quark Expedition Blog – tradotto ed editato da Sara Storer – Autore: Courtenay Oswin
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Courtenay Oswin
Avendo vissuto in più luoghi in tutto il Canada, ho sempre avuto la passione di esplorare posti nuovi. Ho iniziato a viaggiare per il mondo in giovane età e ho vissuto in Irlanda, Australia e Danimarca. Il momento saliente dei miei viaggi sono i 3 mesi che ho trascorso a bordo del rompighiaccio Kapitan Khlebnikov in Antartide nel 2009, seguito da un viaggio al Polo Nord nel 2010. Mi sono unita al team Quark Expeditions nell’estate del 2008 come stagista di Tourism Marketing Management e ora sono felice di essere un membro del team marketing.
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