Singapore
Dove, come, quando
Singapore è sia un’isola che una nazione, ma la migliore definizione per descriverla è sicuramente quella di città-stato. La sua combinazione tra gusto orientale e occidentale è ciò che la rende unica e che le permette di rappresentare il meglio dei due emisferi: si tratta infatti di una metropoli iper moderna, molto all’avanguardia anche dal punto di vista della sicurezza, in cui le caratteristiche di efficienza e laboriosità della cultura asiatica si trovano al primo posto. È un centro multiculturale, nel quale quasi un quarto della popolazione è composta da stranieri che vi si recano da ogni angolo del mondo per motivi di lavoro, attratti dal suo dinamico sviluppo economico, che l’ha resa un modello per tutte le nazioni in via di sviluppo.
Nonostante sia molto piccola a livello di estensione, infatti, si tratta di un’enorme potenza economica, in cui tradizioni e religioni provenienti dalla Malesia, dalla Cina, dall’India, dal mondo arabo e da quello anglosassone si combinano tra loro, dando vita a un’architettura, a una cucina e a una cultura molto vaste e variegate.
Dal punto di vista delle infrastrutture, Singapore offre una rete capillare di mezzi di trasporto pubblici efficienti, veloci e puliti, ma è tranquillamente visitabile anche a piedi. Essendo situata a soli 100 km dall’equatore, la metropoli presenta temperature tropicali praticamente in ogni stagione, con precipitazioni distribuite in maniera uniforme durante l’anno, che contribuiscono alla rigogliosa crescita delle piante tropicali che si trovano nei parchi e nelle riserve naturali, il polmone verde della città.
Le attrazioni e i monumenti che invitano turisti da ogni parte del mondo a visitare Singapore sono moltissimi, ma abbiamo raccolto qui i più rappresentativi e caratteristici, sia moderni che antichi, per invogliarti a partire per questa particolarissima città-stato.
Singapore 2.0
Gardens By the Bay
Il parco, situato nel centro di Singapore, è composto da tre giardini che si affacciano sull’acqua del lago artificiale Marina Reservoir ed è stato costruito con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli abitanti della città, all’interno di un progetto di ampliamento delle zone verdi. È un’attrazione molto popolare tra i turisti, che rimangono a bocca aperta di fronte alla rigogliosità delle piante e alla creatività delle installazioni presenti nel parco, che diventano oggetto di suggestive fotografie.
Merlion Park
In questo parco che si affaccia su Marina Bay si trova una statua che rappresenta una creatura mitologica – chiamata Merlion nella cultura di Singapore – metà pesce e metà leone, che simboleggia gli inizi della città-stato come villaggio di pescatori e allo stesso tempo si rifà alla lingua malese, che traduce la parola “Singapura” come “Città del Leone”. La statua è stata costruita nel 1972 e da quel momento è diventata uno dei monumenti più popolari della città.
Marina Bay Sands
La struttura, realizzata dall’architetto israeliano Moshe Safdie, ospita un centro commerciale, un casinò, un centro congressi, un lussuoso hotel, uno splendido ristorante e molto altro ed è forse l’edificio più simbolico di tutta Singapore: da non perdere lo SkyPark, il punto panoramico situato al 57° piano della costruzione, da cui è possibile osservare lo skyline della metropoli e i suoi incredibili panorami. Nella zona del Marina Bay Sands si trova anche l’ArtScience Museum, all’interno di una struttura a forma di fiore di loto, che rappresenta la parte più futuristica di tutta la città.
Night Safari
A Singapore è presente il primo zoo al mondo a offrire visite in tarda serata, per scoprire la vita e le abitudini degli animali notturni. Nella struttura, che può vantare un’ampiezza di circa 35 ettari, vivono circa 2.500 animali appartenenti a 130 diverse specie, più di un terzo delle quali in via d’estinzione. I visitatori possono percorrere lo zoo a bordo di un trenino, dal quale una guida esperta li intratterrà per circa 40 minuti. Durante il weekend si ha persino la possibilità di osservare le tigri sfamarsi.
Non solo modernità
Kampong Glam
Il quartiere musulmano di Singapore, Kampong Glam, risale al XIX secolo e presenta un interessante mix fra tradizione storico – religiosa e modernità. Questo angolo della città, infatti, è l’ideale per gli hipster e gli appassionati di arte moderna che desiderano ottenere lo scatto perfetto per il proprio profilo di Instagram, ma anche per chi è più interessato alla cultura religiosa musulmana e all’importanza storica del quartiere. Altre due aree della città rispecchiano altre due culture, quella indiana e quella cinese. Little India si presenta come un divertente microcosmo, fermo al tempo della vecchia Singapore, in cui commercianti di spezie e artigiani vendono i propri prodotti tra le vie del quartiere, mentre Chinatown è composta da un labirinto di strade costellate da piccoli ristoranti tradizionali, che propongono piatti come riso e pollo di Hainan, noodles e satay.
Pulau Ubin
L’isola di Pulau Ubin era nota in passato per le sue cave di granito, ma quando queste vennero chiuse negli anni Settanta causando un notevole aumento della disoccupazione, i suoi abitanti iniziarono a lasciare la zona. Oggi sull’isola abitano poco più di 50 persone, che hanno deciso di rimanere per perseguire uno stile di vita più autentico, più naturale e più legato ai valori del passato: anche molti turisti decidono di visitare quest’area per vedere come la città di Singapore potesse apparire in passato, per conoscere e celebrare le sue radici.
Tempio Thian Hock Keng
Il tempio di Thian Hock Keng è il tempio buddhista più antico di Singapore: la sua struttura elaborata, realizzata in classico stile cinese, è stata costruita senza usare nemmeno un chiodo, mentre all’interno presenta meravigliose sculture di animali tradizionali come dragoni e fenici, ma anche porcellane Fuji. Non è possibile scattare fotografie in quasi tutte le sale, l’ingresso è libero ma il tempio non è mai eccessivamente affollato.
Tempio Sri Mariamman
Il più antico tempio induista di Singapore è situato paradossalmente nel cuore del quartiere cinese e si caratterizza come un polo culturale e sociale per gli appartenenti a questa religione, che vi si recano per pregare e ricevere benedizioni dalla dea Mariamman, ritenuta in grado di curare le malattie. L’edificio in sé è spettacolare e molto colorato, contraddistinto da un ingresso decorato con centinaia di sculture tratte dalla mitologia induista.
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Martina Torrini
Travel Teller
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