7 borghi fantasma lungo la penisola italiana
La penisola italiana è caratterizzata da paesaggi molto diversi tra loro, tra grandi metropoli all’avanguardia, città d’arte che conservano la storia e il patrimonio artistico dell’intera nazione, località costiere e balneari, paesini di montagna e villaggi quasi sperduti nel nulla. A questi si aggiungono alcuni borghi fantasma, centri abbandonati a causa di disastri naturali o dell’urbanizzazione delle zone circostanti. Scopriamo insieme quali sono i più suggestivi, dove vale la pena fermarsi per scattare qualche foto esclusiva, lontana dai classici paesaggi che si vedono su Instagram.
Craco, Basilicata
L’origine di questa cittadina collinare risale all’XI secolo, quando poteva vantare una popolazione di circa 2.000 persone e persino una sua università. Durante la prima metà del XX secolo, tuttavia, la maggior parte dei suoi abitanti si trasferì in nord America e, negli anni successivi, diversi disastri naturali ne velocizzarono l’inevitabile declino: a causa di una frana nel 1963, di una successiva inondazione nel 1972 e di un terremoto nel 1980, la zona di Craco è oggi completamente abbandonata. Ma non è stata dimenticata: è stata infatti il set di alcuni importanti film, come La Passione di Cristo di Mel Gibson e Quantum of Solace, il ventiduesimo capitolo della serie di James Bond.
Consonno, Lombardia
Negli anni Sessanta, l’imprenditore milanese Mario Bagno acquistò un territorio esteso nel paese di Consonno per costruirvi un resort in stile Las Vegas, dotato di centri commerciali, ristoranti e hotel di lusso. Aveva in programma anche la realizzazione di una pista di atterraggio e di uno zoo, ma, sfortunatamente, nel 1976 una frana si abbatté sull’intero borgo, distruggendo completamente la strada principale che conduceva al resort: Bagno cercò in tutti i modi di rilanciare Consonno, ma non ebbe successo, tanto che l’imponente edificio venne completamente abbandonato entro il 1995. Le sue rovine, a cui ufficialmente non ci si potrebbe avvicinare per ragioni di sicurezza, attirano ancora oggi numerosi fotografi e artisti di street art.
Argentiera, Sardegna
L’antica cittadina mineraria di Argentiera è stata pian piano abbandonata a partire dal 1963, anno di chiusura della miniera: oggi è abitata da pochissime persone e visitata da qualche turista curioso, ma sta cercando di rinascere dalle sue ceneri, grazie alla ristrutturazione di alcuni edifici storici.
Balestrino, Liguria
Il borgo medievale di Balestrino, situato su una collina, venne abbandonato nel 1953 a seguito di diversi terremoti; oggi è delimitato da un recinto e non può essere visitato, ma, da lontano, è possibile comunque ammirare i suoi edifici principali: la chiesa di San Giorgio, quella di Sant’Andrea e il castello bizantino dei Del Carretto.
Celleno, Lazio
Il paesino di Celleno, in provincia di Viterbo, aveva una funzione strategica durante il Medioevo, ma subì un lento declino dovuto a ragioni socio – economiche a partire dal XIX secolo, finendo poi per essere completamente abbandonato nel 1951. Quello che rimane di questo borgo sono il castello Orsini, le chiese di San Carlo e di San Donato.
Pentedattilo, Calabria
Fondato come colonia greca nel 640 d. C., il villaggio di Pentedattilo sorge in una cornice selvaggia e spettacolare. Iniziò ad essere abbandonato dai suoi residenti, che si spostarono verso la vicina Melito Porto Salvo a causa di un terremoto, a partire dal 1783 e rimase completamente disabitato entro la metà del XX secolo. Oggi, tuttavia, si sta cercando di dare nuova vita a questo paesino, grazie alla ristrutturazione di alcuni edifici e all’apertura di un piccolo bar e di un negozio di souvenir nei mesi estivi.
Romagnano al Monte, Campania
Questa cittadina arroccata su un’altura venne distrutta da un terremoto nel 1980, causando lo spostamento di tutti i suoi abitanti verso un centro vicino, a qualche chilometro di distanza. Romagnano al Monte, come molti altri di questi paesi abbandonati, è diventata oggi un’insolita attrazione turistica, dove gli edifici mostrano ancora la devastazione del tempo e del disastro naturale che si è abbattuto sulla zona e si contrappongono alla circostante natura incontaminata.
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Martina Torrini
Travel Teller
Maestri viaggiatori dal 1972
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