L‘arte che non c’è, ma c’è!
Quasi tutte le mostre in programma hanno subito una battuta d’arresto. L’arte non può essere solo raccontata. Va vista, toccata, sentita. Non attraverso uno schermo, ma vissuta. Quindi in assenza delle orde di turisti e in mancanza di mostre preconfenzionate, perchè non andare a scovare i nostri tesori? Oltre ai canonici Musei che possono essere visitati con tranquillità (Brera, Uffizi, Vaticani, Accademia, c’è l”imbarazzo della scelta), esistono realtà più piccole che meritano una visita. Gli introvabili biglietti di ingresso per prenotare la visita al Museo del Cenacolo a Milano sono in questo momento facilmente reperibili, così come andrebbe visitata anche la piccola Casa-Museo Boschi Di Stefano, che espone, nei locali abitati dai coniugi milanesi, una selezione delle opere del Novecento donata al Comune di Milano.

Casa-Museo Boschi Di Stefano
Nelle Marche, a Monte Vidon Corrado, un’altra Casa Museo, gravemente danneggiata dal sisma del 2016, riapre ospitando la mostra sui paesaggi di Osvaldo Licini, novanta opere dagli anni Venti agli anni Cinquanta che difficilmente si potranno vedere di nuovo insieme. Ad Ascoli Piceno, alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, si può visitare la mostra “Distanziamenti”, nove pittori contemporanei che affrontano il tema della distanza, fisica e simbolica. A Ferrara, al Padiglione d’Arte Contemporanea, a due passi da dal bellissimo Palazzo dei Diamanti, viene ospitata la mostra Pittori fantastici nella valle del Po, con 42 artisti contemporanei che interpretano il paesaggio che dal Monviso arriva fino al delta del Po. A Roma è imperdibile la più grande mostra mai realizzata su Raffaello alle Scuderie del Quirinale, mentre al Museo di Palazzo Altemps, la mostra su Filippo De Pisis restituisce la sensibilità pittorica dell’artista ferrarese e il ruolo di protagonista nell’esperienza della pittura italiana tra le due guerre. In Sicilia, nella splendida cornice del Convitto delle Arti di Noto, è di scena fino al 30 ottobre “Novecento, Artisti di Sicilia – da Pirandello a Guccione”, in cui è esposto tra gli altri il capolavoro di Guttuso “La Vucciria”. E a Firenze si possono vedere la monografica su Mario Mafai al Museo del Novecento (che ospita anche il lascito di Ottone Rosai) e, nella splendida cornice di Palazzo Bartolini Salimbeni, la collezione di Roberto Casamonti.
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