Noto
Capitale del Barocco Siciliano
Camminando per le vie di Noto nei mesi estivi si viene travolti da una luce abbagliante, non solo per il calore del sole, ma anche e soprattutto per il riflesso di questa sulla pietra ambrata che riveste i palazzi della via principale della città, corso Vittorio Emanuele. Percorrere questa strada, partendo da Porta Reale, significa non sapere dove volgere lo sguardo, tanta è la bellezza custodita in questo luogo, tra arte e cultura, architettura e gastronomia.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 2002 e considerata la capitale del Barocco Siciliano, nato proprio nell’omonima valle a seguito di un terremoto avvenuto nel 1693, Noto è un vero e proprio museo a cielo aperto, dove l’arte e l’architettura barocca si riconoscono in tutti gli edifici storici e nei dettagli che li contraddistinguono. Ricostruita interamente proprio a seguito del terremoto a circa 4 km da dove sorgeva l’originale centro abitato, in provincia di Siracusa, nella città si ammirano esempi di architettura barocca a ogni angolo: si consiglia quindi di esplorarla a piedi, passeggiando per la sua via principale.
L’edificio barocco più conosciuto di Noto è la cattedrale di San Nicolò, i cui lavori iniziarono subito dopo il terremoto e terminarono nel 1704; la chiesa domina la città dall’alto della sua imponente scalinata e presenta un fascino e un’eleganza straordinari: ciò che più colpisce della sua facciata, oltre alle due torri laterali, alle statue dei quattro Evangelisti, ai portali in bronzo e alle colonne corinzie, è lo splendido spettacolo della luce del sole che si riflette su ogni singolo dettaglio dell’edificio, grazie alla sua costruzione in pietra calcarea tenera, dal colore rossastro che risalta a contatto con la luce del sole.
Proprio di fronte alla cattedrale sorge Palazzo Ducezio, un’antica residenza nobiliare costruita nel 1760, oggi sede del comune: anche la sua facciata sembra godere dei benefici della luce, sia di giorno, quando grazie al sole mostra le sue mille sfumature di colore, sia di sera, grazie all’illuminazione artificiale. All’interno dell’edificio è possibile visitare la Sala degli Specchi, un salone a pianta ovale decorato con stucchi, elementi in oro in stile Luigi XV e sontuose specchiere risalenti alla fine del XIX secolo.
Da non perdere anche palazzo Nicolaci, caratterizzato da particolari balconi sostenuti dai tradizionali mascheroni barocchi tipici dello stile siciliano, decorati con putti, cavalli, leoni, motivi floreali e molti altri elementi ornamentali.
La chiesa di San Domenico, forse l’esempio più emblematico di barocco siciliano della città, edificata fra il 1703 e il 1727, incanta con la sua facciata a due ordini – dorico e ionico – con i suoi decori, stucchi, marmi policromi di grande valore e dipinti settecenteschi, tra cui spicca la Madonna del Rosario di Vito D’Anna, mentre la chiesa di San Carlo al Corso, costruita in calcarenite locale a partire dal 1730, è contraddistinta da una facciata curvilinea e dalla possibilità di ammirare un’incredibile vista su tutta la cittadina dalla sua sommità.
Conoscere Noto significa aprirsi a una città che offre un susseguirsi di forti emozioni, dove lo stile barocco è riuscito a dare vita al paesaggio urbano grazie alla sua eleganza irriverente, dove ogni chiesa sembra voler raccontare ai visitatori la sua storia e dove ogni palazzo li accompagna verso nuove e incredibili scoperte.
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Martina Torrini
Travel Teller
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