Il tempo ritrovato
Finalmente anche i ragazzi della Secondaria di Secondo Grado sono tornati a scuola, chi nei giorni pari chi nei dispari ricordandoci le targhe alterne della circolazione stradale. C’è chi si alterna la settimana, chi viaggia su due giorni, chi tre e poi si ribalta lo schema, poi c’è anche chi recupera il tempo perso il sabato! Ce n’è per tutti i gusti, per tutte le ore e i giorni della settimana.
Parlando con loro si capisce chiaramente che è più il mondo degli adulti ad arrancare dietro a questo sistema di alternanza, dovendolo incastrare in una realtà familiare e lavorativa dettata da orari e impegni di ogni genere, per i ragazzi “è ok” come risponderebbero loro. E da qui tutti possiamo trarne un insegnamento, considerando che di questi tempi trovare qualcosa di positivo è decisamente arduo.
Certamente non è la vita organizzata di un tempo, ma gli impegni sono drasticamente diminuiti nelle loro vite, che prima erano scandite da un’alternanza senza sosta di Scuola, attività extra scolastiche come sport, musica, amici e uscite, dove le settimane si susseguivano colme di impegni. Ora forse c’è calma piatta, ma chissà che questa calma dia loro l’opportunità di rallentare e pensare. Tutto ruota intorno alla Scuola e l’enorme disordine in cui il pilastro portante delle loro vite è stato immerso, ha fatto sì che sviluppassero una capacità di adattamento, in cui inizialmente galleggiare, per poi dargli delle connotazioni determinate, un tempo ritrovato. L’alternanza Casa – Scuola, per i politically correct DAD – in Presenza, ha riorganizzato il loro spazio mentale e vitale, ha affinato le loro tecniche di studio perché sono assai diverse le strategie messe in campo a casa da quelle imposte a scuola. Nessuno prima d’ora, certamente non in Italia aveva sperimentato la DAD per bambini e ragazzi in età scolare, perciò per la prima volta gli insegnanti e i ragazzi si trovano a partire dallo stesso punto, ma con un enorme vantaggio per i ragazzi: loro sono nati con la tecnologia, mentre i loro insegnanti no… uno a zero, palla al centro!
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